I Quirinalia e la barca di San Pietro: origini e tradizione
Il Quirinale e la barca di San Pietro, che relazione hanno? Ecco spiegato.
I Quirinalia: origini antiche
Nell’antica Roma, Numa Pompilio, secondo re della città, istituì i Quirinalia: una festa celebrata inizialmente il 17 febbraio in onore del dio Quirino, presso un altare situato su quello che oggi chiamiamo Colle Quirinale.
Durante la celebrazione si festeggiava la torrefazione del farro, alimento molto comune dell’epoca. Le offerte al dio Romolo-Quirino seguivano il rito latino-etrusco. Inizialmente identificato con Marte, Quirino venne poi associato direttamente a Romolo, fondatore di Roma.
Cristianesimo e festa di San Pietro e Paolo
I cristiani si ispirarono a questa festa per celebrare i due apostoli Pietro e Paolo, considerati i fondatori della nuova Roma cristiana. Questa trasformazione è uno degli esempi più antichi di cristianizzazione di una festa pagana.
San Pietro nella tradizione veneta
In Veneto, e quindi anche a Verona, San Pietro è celebrato accanto a San Giovanni Battista, il 24 giugno.
Giovanni e Pietro diventano così i santi del solstizio, momento simbolico in cui inizia la seconda metà dell’anno agrario.
La barca di San Pietro
Secondo la tradizione popolare, per prevedere il tempo meteorologico della seconda parte dell’anno si osservava la cosiddetta barca di San Pietro, che si formava nella notte tra il 28 e il 29 giugno.
Il santo pescatore, si dice, soffiava nella caraffa d’acqua per aiutare la formazione della barca.
Come si fa la barca di San Pietro
Ecco il procedimento, ancora oggi seguito:
- La sera del 28 giugno, riempi una caraffa di vetro con acqua di rugiada.
- Aggiungi un albume d’uovo sbattuto.
- Deponi la caraffa in mezzo all’erba, poco prima di mezzanotte.
- La mattina del 29, se si sarà formata una barca con le vele, l’anno sarà ottimo.
In caso contrario… sarà da scoprire!
Nota importantissima: l’acqua di rugiada deve essere raccolta la notte di San Giovanni.
Ecco spiegato il legame tra i due santi e il passaggio simbolico tra feste pagane, calendario solare e tradizione cristiana.
In seguito, l’imperatore Augusto spostò la festa al 29 giugno, periodo della mietitura del grano. Qui si inserisce anche la figura di Giano, custode dell’anno solare, e si celebravano i gemelli Romolo e Remo, fondatori di Roma.
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